L’idea progettuale nasce dalla suggestione di poter ricreare idealmente la prospettiva visiva urbana caratterizzata dalla facciata della Chiesa di S. Rita da un lato e dagli edificati storici che si affacciavano un tempo lungo tale strada dall’altro. Un traguardo visivo e scenico capace di ristabilire le gerarchie spaziali di Via Castelfidardo e piazza Antonio Gramsci.
In passato infatti la via era caratterizzata, oltre che dagli edifici popolari ancor oggi distinguibili, dalle facciate del Convento Canonici Lateranensi in un primo tempo ed in seguito dalla facciata della “Caserma Castelfidardo”, contraddistinta dal rigore ritmato dei fronti murari, dall’alternanza dei vuoti e dei pieni delle finestre allungate e dal grande portale ad arco per permetteva l’ingresso alla corte interna della caserma.
Allo stesso modo il progetto si interroga sulla medesima possibilità di riproporre i fronti degli edificati residenziali gravemente danneggiati e andati perduti assieme alla caserma a seguito dei bombardamenti aerei subiti durante la seconda guerra mondiale in prossimità della zona in cui oggi sorge il mercato coperto, nello specifico in corrispondenza dell’ingresso principale alla zona pescheria, laddove insiste una porzione di edificato in sporgenza rispetto all’impianto rettangolare della sua pianta.
I prospetti scomparsi diventano nel progetto quinte sceniche in grado di dialogare con il passato e allo stesso tempo di incernierare nuovi percorsi pedonali, moltiplicando i punti di vista e scorci visivi da e verso la piazza, così come lungo Via Castelfidardo, restituendo alla chiesa di S. Rita assieme al suo sagrato, l’importanza di catalizzare l’attenzione quale elemento architettonico della vita cittadina e di ridefinire dalla parte opposta un traguardo visivo in direzione del corso di Via IV Novembre, inglobando l’attuale area del mercato coperto.
Le quinte sceniche di progetto, posizionate in modo da indirizzare gli sguardi verso punti focali definiti interni alla nuova piazza si alterneranno ritmicamente lungo Via Castelfidardo, ridisegneranno allineamenti oggi scomparsi e la loro conformazione più massiccia e piena verso la base tenderà a smaterializzarsi progressivamente verso l’alto, lasciando posto alle partizioni vetrate capaci di illuminarsi al calar della sera, creando oltre modo effetti scenografici nuovi e stimolanti.
La piazza, non più una distesa impermeabile di cemento, lascia posto all’alternanza di aree a verde e aree a giardino, con percorsi di attraversamento e di collegamento riprogettati allo scopo di mitigare e distendere la vista di chi usufruisce di questi spazi, con una volontà consapevole di mitigare attraverso l’uso di alberature e piantumazioni le aree di calore durante i periodi estivi, mitigando ed aumentando la sostenibilità ambientale dell’intero contesto urbano e la qualità della vita della città.
Sostenibilità e miglioramento che si concretizzeranno in una migliore qualità dell’aria dovuta al suo minor inquinamento atmosferico che tenderà fisicamente a ridursi in relazione ai flussi di calore che si svilupperanno nella piazza; infatti il verde urbano progettato assieme al posizionamento strategico delle alberature e del “verde specializzato” incrementeranno il senso di benessere ambientale dell’area, mitigheranno i flussi termici a favore di una migliore circolazione dell’aria e della sua ventilazione naturale, il tutto in combinazione all’utilizzo e all’alternanza di materiali e rivestimenti pavimentali in grado di assorbire le radiazioni solari.
Un progetto quindi che mira a riqualificare il suo intorno non solo dal punto di vista di una qualità estetica e funzionale, ma di ottenere un beneficio fisico ambientale, dove la tessitura del costruito interagisce con masse d’arie e i flussi di calore, tra i suoi pieni ed i suoi vuoti. Pertanto si vorrebbe ricreare una rigenerazione urbana capace di trasformare l’area in un luogo urbano resiliente che resisterà nel tempo.
Il progetto identifica una piazza aperta ma non solo, uno spazio inoltre più salutare in cui passeggiare e vivere, in grado di rispondere alle esigenze del vivere quotidiano, che dialoga con il contesto architettonico dei suoi edifici prospicenti e capace di recuperare spazi pubblici fino ad ora inespressi. Così nuovi volumi costruiti e strutture leggere, sormontate da pensiline metalliche frangisole, arricchiscono la spina commerciale di Via Castelfidardo, con l’intento preciso di incentivare le attività economiche legate a doppio filo alla nuova viabilità pedonale e di ridefinire i margini costruttivi storici del vecchio quartiere. Qui possono trovare collocazione un nuovo bar con locali ristoro, un info point cittadino sulla storia della città di Rimini, un tabaccaio, un giornalaio piuttosto che un edicola ambulante sottratta all’attuale gazebo di Via Brighenti antistante il parcheggio laterale di S. Rita.
Tale parcheggio verrà ritrasformato in area a verde urbano, a diretto contatto con l’antistante piazza, non più separata fisicamente dall’attraversamento stradale ma un luogo in continuo spaziale con lo stesso, un unicum funzionale a servizio della comunità e del benessere ambientale. Non più enormi piastre asfaltate incernierate intorno alla chiesa e all’anfiteatro romano o ai suoi villini di inizio secolo ma un’area verde posto nel cuore della città.
La soppressione in numero dei parcheggi locati in Largo Antonio Gramsci non rappresenterà un problema e non comprometterà l’accesso al centro o alla piazza, in quanto il sistema già oggi potenziato dei parcheggi limitrofi, quali ad esempio quelli posti nell’area stazione, cinema Settebello e/o similari, con i loro percorsi di collegamento, sono già in grado di sopperire a tali esigenze. Ciò nonostante, il progetto della nuova piazza manterrà una porzione a tale scopo come precedentemente descritto.
Vero cuore progettuale dell’intero intervento di riqualificazione dell’area consiste nel ricollocare il mercato centrale coperto, (supermercato, pescheria, macellerie, panetterie e tutti gli altri servizi commerciali ad oggi presenti) all’interno di una nuova struttura dinamica locata ad un piano inferiore rispetto al sedime della piazza.
Le attuali funzioni di scambio commerciale svolte all’interno della struttura ospitante il mercato centrale coperto, verranno qui trasferite senza che tale operazione possa inficiare, limitare e/o compromettere i servizi e le offerte finora rese, anzi non solo non verranno ridotte in numero le postazioni commerciali attualmente in essere, ma al contrario potranno essere potenziate ed ampliate.
Il piano inferiore manterrà un collegamento visivo con il piano superiore grazie ad un ribassamento centrale dell’area a piazza e grazie all’utilizzo di grandi superfici vetrate che illumineranno i nuovi spazi commerciali. Il nuovo mercato risulterà accessibile grazie a collegamenti verticali automatizzati, scalinate e rampe pedonali, mentre passerelle aeree attraverseranno lo spazio ribassato in parte a verde ed in parte pavimentato, garantendo la fruibilità dell’intera piazza.
La piazza inoltre all’occorrenza, a seguito della pedonalizzazione stradale nei suoi intorni, potrà diventare il luogo in cui svolgere il mercato settimanale ambulante, evento che posto in comunione con il nuovo mercato riprogettato, potrà fungere da volano reciproco per una vera spinta economica e sociale